La rimozione di un molare può essere giustificata da differenti situazioni cliniche, tra cui, spesso, la presenza di una lesione cariosa profonda. La carie, infatti, è capace di intaccare lo smalto penetrando fino alla dentina, raggiungendo talvolta la polpa dentale e i tessuti nervosi.
L’infiammazione della polpa, nota come pulpite, deriva spesso da carie trascurate e può innescare complicazioni quali necrosi, ascessi o parodontiti, anche di grave entità.
Estrazione dente del giudizio: quando si deve togliere il dente del giudizio?
Lesioni intraossee, parodontiti o ascessi possono richiedere l’estrazione del molare se non trattate prontamente.
Per i denti del giudizio l’estrazione può essere considerata anche in assenza di sintomatologia acuta, sulla base di valutazioni specifiche da parte dello specialista.
E’ pertanto fondamentale organizzare controlli periodici al dentista, per valutare eventuali problematiche e pianificare trattamenti efficaci e tempestivi.
Estrazione molare: indicazioni post-operatorie e protocolli terapeutici
Dopo l’estrazione del dente molare, è cruciale seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal dentista, comprese le prescrizioni farmacologiche.
Per i primi 7-10 giorni è consigliata una dieta morbida e idratante, possibilmente fredda, per favorire una pronta guarigione, contenendo il dolore, aiutando la gestione del gonfiore e riducendo le possibili complicazioni.
Inoltre, una rigorosa igiene orale con uno spazzolino a setole morbide e l’astinenza dal fumo sono utili per riprendere quanto prima il proprio stile di vita.
Estrazione molare: come prepararsi all’intervento
Prima dell’intervento, è essenziale dedicare particolare cura all’igiene orale e alla salute generale della bocca, poiché tali precauzioni possono influenzare positivamente l’esito della procedura.
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