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Esostosi ossea, una condizione frequente ma spesso sottovalutata: diagnosi, prevenzione, terapia

Un’esostosi ossea è una protrusione benigna che si sviluppa su una superficie ossea, spesso nei mascellari superiori o inferiori della bocca, ma può verificarsi anche in altre aree del corpo.

Si tratta di una crescita anomala dell’osso che può svilupparsi in risposta a traumi, stress meccanico o altre cause, ma spesso non ha un’origine definita.

Caratteristiche principali

  • Posizione: l’esostosi ossea è più comunemente localizzata nell’area della gengiva o all’interno della bocca, in particolare lungo il lato delle mascelle, in prossimità dei denti, ma può anche svilupparsi in distretti corporei, come nelle ossa lunghe.
  • Aspetto: l’esostosi appare come una protuberanza dura e liscia sulla superficie ossea, che può essere piccola o grande, e che talvolta può essere dolorosa se infiammata.
  • Sintomatologia: in molti casi, l’esostosi ossea è asintomatica, cioè non causa dolore o fastidio. Tuttavia, se la protuberanza è abbastanza grande da interferire con il movimento della bocca, con la masticazione o con l’uso di protesi dentarie, potrebbe diventare fastidiosa e richiedere un trattamento.

Cause

Fattori genetici
L’esostosi ossea può essere una condizione congenita, cioè presente sin dalla nascita, e può manifestarsi in famiglie con una storia di esostosi ossea.

Trauma o stress meccanico
L’esostosi può svilupparsi in risposta a microtraumi o stress meccanico ripetuto a carico di una particolare zona dell’osso. Questo può avvenire, ad esempio, in persone che masticano frequentemente da un lato della bocca o che usano protesi non adattate correttamente.

Fattori ormonali o metabolici
In alcuni casi, cambiamenti ormonali o disturbi metabolici possono influire sulla crescita ossea, portando alla formazione di esostosi.

Condizioni mediche
Alcune malattie genetiche, come la displasia fibrosa ossea o la sindrome di Gardner, sono associate a una predisposizione maggiore alla formazione di esostosi.

Sintomi

  • Asintomatici: molte persone con esostosi non avvertono alcun sintomo, specialmente se la protuberanza è piccola e spesso se ne accorgono casualmente, a distanza di tanto tempo.
  • Dolore o fastidio: se l’esostosi è di dimensioni rilevanti, può causare dolore o disagio, soprattutto se esercita pressione su nervi o tessuti circostanti. Inoltre, potrebbe interferire con il movimento dei denti o con l’uso di apparecchi ortodontici o protesi.
  • Problemi durante la masticazione o l’uso di protesi: se la protuberanza corrisponde a una zona della gengiva, può causare difficoltà nella masticazione o nell’uso di dentiere.

Diagnosi

L’esostosi ossea viene generalmente diagnosticata dal dentista o dal medico durante un esame clinico. In alcuni casi, il dentista potrebbe suggerire una radiografia per determinare l’estensione della protuberanza e per escludere altre condizioni più gravi.

Trattamento

  • Monitoraggio: nella maggior parte dei casi, l’esostosi ossea non richiede trattamento se non provoca sintomi significativi. Se la protuberanza non causa dolore o interferisce con le normali attività quotidiane, può semplicemente essere monitorata.
  • Intervento chirurgico: se l’esostosi è abbastanza grande da causare dolore, difficoltà nell’uso delle protesi o altri problemi, il trattamento chirurgico potrebbe essere necessario. La rimozione chirurgica è una procedura relativamente semplice e di solito ha un buon esito, anche se il rischio di recidiva (ritorno della crescita ossea) esiste, soprattutto se la causa alla base dell’esostosi non è stata trattata. Oggi la metodica più indicata per la rimozione chirurgica è la piezosurgery, una tecnologia ad ultrasuoni che “scioglie” delicatamente la protuberanza ossea, senza traumatismo e senza danneggiare i tessuti circostanti.
  • Adattamento delle protesi: se l’esostosi interferisce con le protesi dentarie, il dentista potrebbe raccomandare un aggiustamento della protesi per ridurre il contatto con la zona interessata.

Conclusione

L’esostosi ossea è una condizione benigna che di solito non presenta rischi per la salute, ma può essere fastidiosa se abbastanza sviluppata da interferire con la funzione orale o da causare dolore.

La diagnosi e il trattamento sono generalmente facili da gestire, e la rimozione chirurgica è una soluzione efficace nei casi più problematici.

Se si ha il sospetto di avere un’esostosi ossea, è sempre meglio consultare un dentista per una valutazione e per determinare se sia necessario un trattamento.